Workshop di costruzione di visori stenopeici
Il visore stenopeico non è che una camera obscura portatile: una semplice scatola chiusa con un piccolo foro su un lato dal quale far entrare la luce. Questa luce proietta sul lato opposto, all’interno della scatola, l’immagine capovolta e invertita lateralmente di quanto si trova avanti al foro.
Più il foro è piccolo e più l’immagine risulta nitida e definita. Il pregio maggiore di una camera così semplice è che tutti gli oggetti paiono a fuoco (anche se nessuno lo è), a prescindere dalla loro distanza dal foro: in altre parole il foro stenopeico si comporta come un obiettivo che non ha una sua lunghezza focale specifica.
Noi lo abbiamo sperimentato nella casa di campagna di Paolo, a Monterchi. Sono bastate una scatola di cartone, del cartoncino nero, un foglio di carta A4, un pò di pazienza e un paesaggio mozzafiato.
Laboratorio di ore 3.
Settembre 2015, Monterchi (Ar)
Una risposta a "En plain air: nuove terre per nuovi occhi"